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Marinella Perroni Enzo Bianchi “Theologumeni”: la nascita, il tempo, la stella

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In tutto il tempo di Natale, dal 24 dicembre 2017 al 7 gennaio 2018, nello spazio “Narrazioni” di “Uomini e Profeti", Marinella Perroni, biblista del Pontificio Ateneo di Sant’Anselmo di Roma e Enzo Bianchi biblista e fondatore della comunità monastica di Bose, ci parleranno di tre “teologumeni” della fede cristiana: la nascita, il tempo, e la stella.
I Teologumeni non sono dogmi veri e propri, ma immagini, simboli che vengono usati per comprndere meglio le affermazioni della fede. Uno è la “nascita”, che però nella prima puntata viene analizzata nella sua complessità e ambivalenza: ogni nascita comporta un rischio, ogni gioia un dolore. Per questo partiamo da Rachele, la matriarca, che “piange i suoi figli e non vuole essere consolata”.



Nell’ultimo giorno di questo anno 2017 Marinella Perroni, biblista del Pontificio Ateneo di Sant’Anselmo di Roma e Enzo Bianchi biblista e fondatore della comunità monastica di Bose, si interrogano sul secondo dei “teologumeni” scelti, quello del tempo. Biblicamente il tempo assume diverse dimensioni: dal tempo ultimo dell’apocalittica a quello umano dello scorrere della vita sulla terra: “Insegnaci a contare i nostri giorni, e acquisteremo la sapienza del cuore” (Sal 90, 12).



Nella prima domenica del 2018, il giorno dopo l’Epifania, Marinella Perroni, biblista del Pontificio Ateneo di Sant’Anselmo di Roma e Enzo Bianchi biblista e fondatore della comunità monastica di Bose, continuano e concludono la loro riflessione sui “theologumeni”: questa volta, la stella. Anche per quanto riguarda la stella significati diversi si addensano su questa immagine: la stella che guida i Magi è anche quella che orienta Erode nei suoi propositi assassini. Ma la stella è anche segno di consolazione per tutti.

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